Mercoledì 5 maggio presso l’aula delle udienze del Tribunale dei minori di Trento il presidente Giuseppe Spadaro, il procuratore Alessandro Clemente, le assistenti sociali del Comune di Trento Zaira Oro e Susanna Frasson e le Dirigenti Scolastiche prof.ssa Lina Broch e prof.ssa Paola Pasqualin si sono incontrati per continuare il lavoro ad un accordo che preveda la definizione di modalità condivise di azioni a tutela dei minori con percorsi di crescita complessi.
Alla base dell’iniziativa vi è la convinzione che una comunità che intende essere realmente a supporto della crescita e dell’emancipazione di tutti i suoi membri, in particolare in presenza di processi evolutivi che presentano fragilità, deve mettere in comune saperi e competenze; deve superare la giustapposizione di interventi separati per ambiti e condividere un pensiero strategico per il fine comune rappresentato dal progetto di vita del minore.
Per essere operativi e pragmatici si individuano le tre azioni che vedranno lavorare insieme da subito il Tribunale dei minori, gli Uffici comunali per Welfare e coesione sociale e le Scuole della rete di Trento:
- Integrare l’accordo di rete stipulato a novembre tra gli istituti comprensivi di Trento e i servizi sociali del Comune con le azioni che vedono il Tribunale dei Minori e la Procura declinare gli impegni reciproci.
- Organizzare per il nuovo anno dei momenti formativi dove i tre enti parteciperanno per condividere il linguaggio, le modalità di comunicazione efficaci e la progettazione comune degli interventi a favore dei minori.
- Realizzazione del progetto “Un banco vuoto” che prevede l’intervento in classe del Presidente del tribunale dei Minori. Attraverso la narrazione di casi avvenuti nella realtà, i ragazzi verranno guidati nell’analisi di situazioni emblematiche, utili a riflettere sulle conseguenze di alcuni comportamenti, sulla possibilità di prevenire o eventualmente recuperare il danno provocato.
Il momento di condivisione degli intenti è stato vissuto dalle dirigenti scolastiche come molto proficuo; viverlo seduti nell’aula di tribunale che ospita quei ragazzi e quelle ragazze conosciute come alunne ed alunni che quotidianamente chiedono l’attenzione e la cura degli insegnanti, ha fatto sentire ancora più ineludibile il compito di migliorare il lavoro importante di raccordo preciso e di integrazione di reciproche competenze tra Enti diversi; le istanze poste nelle varie sedi dai minori in situazione a rischio non possono essere realmente sostenute che con un lavoro di rete pensato e declinato secondo impegni reciproci.
Le Dirigenti Scolastiche:
Prof.ssa Paola Pasqualin
Prof.ssa Lina Broch