L’attivista e ingegnere informatico italo-congolese John Mpaliza, conosciuto anche come il Peace Walking Man, ha incontrato tutte le classi terze della SSPG “A. Manzoni”.
Nato nel 1969, anno dello sbarco dell’uomo sulla Luna e della nascita di Internet, Mpaliza ha raccontato agli studenti la sua vita personale e quella del suo Paese, martoriato da un conflitto economico fin dal 1996.
Mpaliza ha spiegato che in Congo ci sono miniere da cui si estrae circa l’80% del coltan, una lega di columbite e tantalite, quest'ultima usata negli smartphone e in altri dispositivi tecnologici per renderli più piccoli, più compatti, più potenti.
Come altri Paesi africani di cui conosciamo poco la storia e la geografia, il Congo è “ricco da morire”: ricco di diversi minerali preziosi, che vengono estratti in condizioni malsane ed esportati nel mondo per l’arricchimento di altri. Talvolta a danno si aggiunge danno: i dispositivi elettronici scartati o dismessi tornano in alcuni Paesi africani come il Ghana per essere smaltiti e, quando vengono bruciati, liberano nell’aria sostanze tossiche come la diossina.
La prossima volta che ci verrà voglia di cambiare lo smartphone perché, pur funzionando ancora, ci sembra fuori moda, ci penseremo due volte. Ci torneranno in mente le immagini forti mostrate da Mpaliza, soprattutto il bambino con le mani nel fango che non c’è più.